La figura e le funzioni del Magistrato del popolo Veneto
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Il “Magistrato del Popolo Veneto” è stato istituito per rendere effettivi i diritti di giustizia dei cittadini veneti nella giurisdizione di Autogoverno del Popolo Veneto. Questa giurisdizione nasce da un diritto originario del popolo veneto, e sebbene attualmente conculcata è stato legalmente riconosciuto che la giustizia italiana non ha giurisdizione sul territorio lombardo veneto (il c.d. “difetto assoluto”).
L’esistenza di una magistratura in grado di garantire un processo equo nel rispetto dei diritti umani, e che agisca in conformità alla legge, indipendente dal governo ed imparziale, è un requisito che il diritto internazionale richiede per il riconoscimento di uno Stato.
I magistrati dunque non possono essere “nominati” dal governo, ma debbono essere nominati per concorso o eletti .
Il magistrato del popolo veneto e’ appunto una figura indipendente dal potere politico il cui scopo è quello di garantire l’effettività e l’efficacia della giustizia veneta.
Il suo principale lavoro è quello di partecipare al processo in qualità di presidente del processo, nel quale esso vigila in modo che il processo si svolga nel pieno rispetto dei requisiti legali e sostanziali di un processo equo.
Per questo egli lavora a stretto contatto con la giuria popolare, aiutandola nella produzione della sentenza, ma senza cercare di influenzarla o di guidarla nel giudizio, tuttavia fornendo ai giurati tutti gli elementi necessari al giudizio, specialmente i limiti legali di quello che non può essere scavalcato (per esempio la condanna di un individuo in base alle preferenze sessuali è vietata dal diritto internazionale).
Nel processo veneto la sentenza non è dunque prodotta dal magistrato o da un singolo giudice (ad eccezione delle sentenze del Presidente del Tribunale su questioni di diritto ed ordinamentali) ma viene prodotta da una giuria rappresentativa del popolo veneto, che viene creata sorteggiando dagli iscritti all’anagrafe. La giuria emette la sentenza in nome del popolo veneto. Il magistrato la approva e la consegna al presidente del Tribunale la pubblica se non riscontra incompatibilità con l’ordinamento.
Il magistrato del popolo veneto dunque generalmente non lavora a tempo pieno nella giustizia, ma viene chiamato per il processo.
Il magistrato può quindi essere anche membro del parlamento o del governo, purché nel processo non sia in conflitto per interesse personale, parentale o politico.
Il titolo di Magistrato del Popolo Veneto viene conferito su votazione dai cittadini del popolo veneto regolarmente iscritti all’anagrafe
L’essere magistrato del popolo veneto o il presiedere un processo o un arbitrato non da diritto ad alcuna indennità o stipendio, se non in quanto previsto da specifici decreti del Presidente del Tribunale.
Il titolo di Magistrato veneto può essere revocato per indegnità o condanna.
Le competenze richieste per lo svolgimento del ruolo di magistrato in un processo sono l’onesta morale ed intellettuale, la capacità di mantenere l’imparzialità in una discussione, la conoscenza minima dei diritti degli imputati che verranno comunque indicati dalla amministrazione della giustizia veneta.
Essere “magistrato del popolo veneto” oltre che essere indice di qualità personali, conferisce anche il dovere di mantenersi fedeli ai requisiti che i votanti hanno riconosciuto.
Le votazioni per il conferimento del titolo di Magistrato del popolo veneto sono saltuarie e secondo esigenza, e sono state effettuate nell’aprile del 2000. Si effettueranno nel giugno-luglio del 2010.